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Abruzzo

Consiglio comunale straordinario infuocato a Pescara

today3 Luglio 2023

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Toni aspri in occasione della seduta aperta ai cittadini dopo il terremoto che ha sconvolto palazzo di città nelle ultime settimane. Seduta sospesa per le continue contestazioni a Guerino Testa

Toni subito aspri durante il consiglio comunale del 3 luglio, con la seduta aperta ai cittadini dopo il terremoto che ha sconvolto palazzo di città nelle ultime settimane. Un gruppo di cittadini ha invitato il sindaco Masci a dimettersi gridando che “Pescara merita rispetto”.

In apertura ha preso la parola il presidente del consiglio comunale, Marcello Antonelli: “Siamo qui perché è accaduto qualcosa di straordinario, è innegabile e nessuno di noi si iscrive al partito degli ipocriti”, ha detto, per poi passare la palla alla consigliera M5S Erika Alessandrini: “Il Pnrr doveva servire a ridare slancio e un servizio in più alla città, invece l’unica scelta fatta da questa amministrazione è stata quella di cementificare i parchi. Anche sull’area di risulta si è realizzato un tradimento della città. Il bando europeo è andato deserto, è stata una vera e propria bocciatura. Lei, sindaco, vuole privatizzare il centro della città. Fare il sindaco non vuol dire ottenere più like sui social”.

Alessandrini ha anche criticato la presenza delle tante buche sulle strade: “Questo sindaco non ha più la fiducia della città. E quel dirigente era una persona di sua estrema fiducia. Noi abbiamo chiesto più volte le dimissioni del sindaco. È il momento di liberare Pescara dal suo male più grande”. Il capogruppo Pd Piero Giampietro ha aggiunto: “Per quattro anni il dibattito si è incentrato sulle cattive opere pubbliche fatte in questa città. Qui il Pnrr è stato utilizzato come una clava nei confronti di intere comunità. Questa giunta ha chiuso gli occhi di fronte alla città. Neanche un filo verde è stato salvato dopo le richieste dei cittadini. Oggi Pescara è come Bagdad, a dispetto di quanto detto dal sindaco qualche tempo fa in un post. Noi abbiamo denunciato più volte il fatto che quel dirigente non rispondesse alle interrogazioni, ma nessuno ha mai fatto niente. È evidente che siamo arrivati a un punto di non ritorno. È meglio il commissario subito, non c’è alcuna alternativa. La città così non può andare avanti, meglio le dimissioni subito”.

De Nardis: “Voi non ci rappresentate”

È poi toccato agli interventi dei cittadini, a cominciare da Alessandra De Nardis: “Avreste potuto aggiungere un asilo al parco donando un servizio in più e risparmiando i soldi per abbattere un parco, ma questi sono ragionamenti che fa un’amministrazione virtuosa”, ha affermato a proposito del ‘caso’ di via della Fornace Bizzarri. “Voi non ci rappresentate e, alla luce delle ultime vicende, non sappiamo neanche più chi rappresentate. Tutte le richieste possono essere accolte senza distruggere ma, da come state amministrando Pescara, ci sembra che non ve ne importi niente del parere dei cittadini. Noi siamo contro le vostre menzogne e le vostre scelte inqualificabili. L’unica scelta sensata sarebbero le vostre dimissioni”.

Successivamente si è espressa l’ambientalista Simona Barba de ‘Le Pine’: “La cittadinanza è stata presa in giro. In questi anni abbiamo visto un’azione ondivaga da parte dell’amministrazione, con l’obiettivo di delegittimare costantemente i cittadini. Il principio di responsabilità è dovuto da un sindaco e significa anche avere dubbi e cercare di soppesare i rischi e i benefici per la comunità, non per la propria giunta. Alla fine è mancato il principio etico. Lei, sindaco, ha scommesso su poche idee e pochissime rappresentanze. Oggi abbiamo ferite sparse per tutta la città, e tutta la città è sconfitta. Per questo noi chiediamo le sue dimissioni”.

Antonella De Cecco ha invece affrontato l’annosa questione della strada parco, dove “le barriere architettoniche non sono state eliminate. L’autobus, quando lascerà la strada parco, non riuscirà a compiere tutto il tragitto a causa della scarsa capacità di carica delle batterie di bordo. È un’infrastruttura che non è stata mai completata a regola d’arte. I cittadini sono stanchi di amministratori immaginifici”. Francesca Di Credico ha spostato l’attenzione su Rancitelli, dove “abbiamo edifici costruiti negli anni ’50” che sono ormai obsoleti. “Il quartiere è pieno di tossicodipendenti”, ha rimarcato. “Perché non realizzare centri di prevenzione per intervenire sul degrado? Abbiamo bisogno di democrazia. Chiediamo le dimissioni del sindaco e di questa giunta perché Pescara si merita qualcosa di più”.

Ondifero (Cgil): “Abbandonare l’ego alla marchese Del Grillo”

Luca Ondifero della Cgil ha evidenziato: “Noi vogliamo garantire il libero pensiero di tutti, mentre viene impedito alla cittadinanza di dire la sua. Pensiamo che dietro la preannunciata azione dei test anti droga si nasconda un senso di propaganda che viene fatto passare per un grande atto di moralità. Si rinunci al narcisismo dilagante e si abbandoni l’ego alla marchese Del Grillo”.

L’onorevole Pd Luciano D’Alfonso è stato il primo politico “ospite” a intervenire: “Quando il consiglio si apre ai cittadini, la democrazia urbana tocca la curva più alta. Siamo nel pieno del Pnrr e dobbiamo mettere a fuoco il massimo del giudizio obiettivo. È accaduto che la verticalizzazione ha fatto danni, escludendo anche le figure obiettive. C’era bisogno di toccare il fondo in questi termini? Noi dobbiamo sempre ricordarci che le opere pubbliche sono fatte con il denaro pubblico per produrre pubblica utilità. Gli asfalti su viale Marconi messi ieri sono scomparsi oggi. Ma io non conoscevo l’esistenza di asfalti a scomparsa! Qui c’è un direttore generale che per contratto non deve fare ornamento. Stiamo patendo un danno. Serve andare verso un modello di macchina comunale che non faccia più accadere che uno si prenda l’appalto di tutte le decisioni”.

L’onorevole Fdi Guerino Testa ha ricordato che “il dirigente Trisi ha partecipato a una selezione pubblica” ma, a causa delle ripetute contestazioni da parte della platea, la seduta è stata sospesa dopo che il presidente Antonelli aveva più volte invitato i presenti al rispetto di tutti gli iscritti a parlare, Testa compreso. Poi, dopo alcuni minuti, l’assise civica è ripresa, con Testa che ha così terminato: “Non potete pensare che, se ci sono dei progetti non in linea con i vostri desiderata, il sindaco debba andare via o essere addirittura commissariato. Tra un anno si tornerà al voto e i cittadini democraticamente bocceranno o no l’operato del centrodestra”.

Pagano: “Andate avanti così”

Per il capogruppo regionale della Lega, Vincenzo D’Incecco, “non sono certo poche unità a poter minare la volontà e la dedizione di tanti dipendenti che si sono impegnati insieme alla struttura politica per portare a casa questi risultati. Non prenderemo lezioni di democrazia e trasparenza da chi ha già dimostrato cosa è stato in grado di fare in questa città”. Parole di sostegno al governo cittadino sono arrivate anche dal parlamentare di Forza Italia Nazario Pagano: “I cittadini sono quelli che alla fine decidono se l’operato del centrodestra è giusto o sbagliato. Quando proposi al sindaco Pace di chiudere alcune strade del centro, all’inizio volevano farmi la pelle: oggi sarebbe impensabile riaprire quelle strade. Gli amministratori devono prendersi le responsabilità che gli vengono conferite dal voto. Io sono fiero di quello che si sta facendo a Pescara: andate avanti così”.

Simone Maria Piccirilli (Disability Pride Network) ha richiamato il Comune a una maggiore attenzione sulle numerose barriere architettoniche presenti in città e ha sollecitato anche una concreta risposta alla problematica del Peba – Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, che aspetta una soluzione da quasi 40 anni: “Siamo molto indietro e dovremmo, come minimo, stare al passo con i tempi”. Vincenzina De Sanctis, vicepresidente di Confcommercio Pescara, ha chiesto invece di rinviare i lavori in corso Vittorio Emanuele II per consentire ai commercianti di sfruttare al meglio i saldi. Infine Gabriele Bettoschi ha lamentato il fatto che la questione del nuovo canile sia ancora a uno stallo: “Basta con queste prese per i fondelli, persino per gli animali!”.

Provocatorio l’intervento della consigliera Marinella Sclocco, che si è bendata “per provare a capire cosa succede quando non si vede ciò che tutti vedono. Ma io ora mi sbendo e chiedo anche a voi di sbendarvi e guardare. Toglietevi la benda e guardate il disastro di via Marconi, guardate l’incuria che regna sovrana. Avete lasciato la città allo sbando e al malcontento”. E, sulla sede della Regione nell’area di risulta, l’ex assessora è stata tranchant: “Un ecomostro che tra l’altro sarà chiuso il pomeriggio e il sabato. Fate un gesto d’amore: dimettetevi”.

Masci: “Il nostro unico obiettivo è fare gli interessi della collettività”

Alle ore 22 ha preso la parola il sindaco Carlo Masci: “È giusto esprimere le proprie opinioni ma bisogna farlo sempre all’insegna di una correttezza, di una sensibilità e di una serietà. Quando noi prendiamo una decisione c’è sempre qualche gruppo che si risente e protesta. Io devo decidere per le necessità della comunità pescarese. Su viale Marconi è stata fatta una scelta dalla precedente amministrazione, il cui progetto prevedeva due corsie preferenziali. Noi lo abbiamo attuato, ma questa scelta parte da molto lontano”.

Poi la seduta è stata nuovamente sospesa. Una volta tornati in aula, Masci ha precisato: “Chi contesta me contesta anche tutti i sindaci che mi hanno preceduto. A Pescara abbiamo festeggiato 25 anni di cause sulla strada parco, ora mi auguro che questa vicenda sia chiusa. Vogliamo che si possa andare su un mezzo pubblico bello, comodo, lungo un percorso dedicato: questo dispiace a qualcuno, ma noi ci siamo battuti per il trasporto pubblico e ci battiamo per i mezzi alternativi”. Sull’asilo nido di via della Fornace Bizzarri “mi sarebbe piaciuto che i cittadini dicessero: ‘C’è una scelta pubblica da fare, noi ci tiriamo indietro’. Ma un sindaco e un’amministrazione fanno le scelte che devono essere fatte per la comunità”.

Per quanto riguarda il pronto soccorso, Masci ha spiegato che “abbiamo più accessi all’ospedale di Pescara che al Sant’Orsola di Bologna, quindi realizzeremo strutture di base dove abbiamo terreni a disposizione. Il nostro unico obiettivo è fare gli interessi della collettività. I saldi? Organizzeremo i lavori per non creare problemi a nessuno, ma non possiamo pensare di avere corso Vittorio Emanuele ancora chiuso quando riapriranno le scuole. Noi ci siamo sempre presentati con la nostra faccia e abbiamo sempre preso i voti anche quando questa aula era piena di persone che protestavano contro le isole pedonali. E vogliamo parlare del mare che era inquinato e oggi è bandiera blu?”. Insomma, il sindaco difende le sue scelte e, a conferma della bontà delle proprie decisioni, rivendica di prendere provvedimenti esclusivamente per il bene della città.

 

Foto Marco Zaccagnini

Scritto da: Marco Zaccagnini

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