La pandemia non ha fermato il lavoro del team di ricerca italo-croato che si sta occupando della costruzione di un innovativo drone sottomarino, unico nel suo genere, capace di studiare la biodiversità del Mar Adriatico, un bacino di estremo interesse, vera e propria nursery per numerosissime specie ittiche.
Grazie al progetto europeo SUSHI DROP (SUstainable fiSHeries wIth DROnes data Processing), che vede il Flag Costa dei Trabocchi impegnato in prima linea al fianco di enti di ricerca e amministrazioni locali, sarà possibile monitorare lo stato di salute dei fondali marini e condividere i risultati con i principali portatori di interesse, così da poter attuare dei piani di gestione puntuali per la tutela e la conservazione della biodiversità del mar Adriatico.
Il progetto, coordinato dall’Università di Bologna, sotto la supervisione di Luca De Marchi, docente di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” e coordinatore di SUSHI DROP, conta tra i partner, oltre al Flag Costa dei Trabocchi, realtà abruzzese che supporta l’azione di attori pubblici e privati del settore della pesca secondo un modello di gestione ispirato a criteri europei; la Regione Marche, l’Institute of Oceanography and Fisheries (IOF), l’Association For Nature, Environment And Sustainable Development (SUNCE) e la Contea di Split e Dalmazia (SDC), tutti con sede a Spalato, ed è finanziata dalla Commissione Europea con oltre 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia.
“Nuotando” in maniera autonoma tra correnti e fondali, l’innovativo dispositivo scatterà fotografie, realizzerà scansioni sonar e raccoglierà importanti informazioni sulle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dei mari e, mappando gli spostamenti, studierà i comportamenti e traccerà le abitudini, i ritmi e gli stili di vita degli animali marini.
Il drone navigherà in autonomia raggiungendo i 270 metri di profondità, monitorerà gli ecosistemi marini sfruttando la tecnica dei sonar multibeam, un sistema di propagazione delle onde acustiche in acqua. Si tratta della tecnologia attualmente più precisa per individuare le distanze, le profondità e la morfologia degli ambienti, nonché la presenza di particolari specie marine. A differenza dell’ecoscandaglio (singlebeam), consentirà, dunque, l’acquisizione dettagliata di dati coprendo una fascia di fondale molto ampia con una elevata risoluzione.
“Il Flag Costa dei Trabocchi è onorato di far parte di questo team di ricerca italo croato – hanno detto il presidente Franco Ricci e il project manager SUSHI DROP Valerio Cavallucci -. L’idea nasce a Fano, nelle Marche, nel laboratorio di Pesca e Biologia marina dell’Università di Bologna. Qui per anni il professor Corrado Piccinetti si è occupato di studiare il rapporto fra la biologia dell’Adriatico e le attività ittiche svolte in quei luoghi, e parte da un concetto per noi fondamentale: pesca e salvaguardia dell’ecosistema marino possono coesistere, a patto che di quegli ambienti si conoscano bene le caratteristiche. Il beneficio è reciproco. Consentire da un lato la pesca, un introito importante per tutte le regioni adriatiche e al contempo implementare le politiche di protezione, stabilendo quindi dei limiti sulle specie pescabili. Il progetto SUSHI DROP – hanno concluso Ricci e Cavallucci – che dovrà essere concluso entro il 2021, favorirà buone pratiche di pesca attente e responsabili, sosterrà la blue economy e un turismo ittico intelligente, volto alla conoscenza delle peculiarità del pescato e di tutti gli elementi che ruotano attorno a una ricchezza ambientale da preservare”.
Nei prossimi mesi è prevista un’attività specifica di sperimentazione nell’acque dell’Adriatico in cui verrà calato il prototipo del drone sottomarino.