Uno scatto “rubato” all’ospedale di Atessa, dove Angelo, 92 anni, e Antonietta 85 anni (nomi di fantasia), entrambi contagiati, si sono ricongiunti. In quelle mani c’è il racconto di 54 anni passati insieme, a camminare fianco a fianco. Sempre in armonia, mai uno screzio.
Ora che si trovano a combattere una battaglia che mai avrebbero immaginato, loro che hanno vissuto la guerra vera e la fatica di essere emigrati e del lavoro nei campi, cercano ancora sostegno l’uno nell’altra, perché c’è un altro pezzetto di salita da fare e insieme si ha più forza. La presenza dell’altro è anch’essa cura, accompagna, incoraggia, sostiene. E scalda il cuore, colmando la distanza tra due letti d’ospedale. Angelo e Antonietta come cristalli fragili che svelano un inaspettato arcobaleno di luce. Riflessi che illuminano questa lunga notte dell’umanità. Quando sarà alle spalle, ricorderemo la tenerezza di quelle mani che si cercano e tengono unite, ancora, due vite.
Grazie ad Arianna Profeta e agli infermieri di Atessa per averci offerto una bella istantanea della vita nei reparti Covid-19.
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